Continua il nostro viaggio nel rapporto tra vino e arte, questa volta parlando in particolare della pittura. Fin dai tempi più remoti il vino è stato fonte di ispirazione per i grandi maestri della pittura ed è stato rappresentato nelle sue varie sfaccettature: dalle scene di vendemmia, ai momenti conviviali, ai richiami mitologici sacri e profani, ai ritratti. In questo articolo porteremo solo alcuni dei numerosissimi esempi, senza seguire però un ordine cronologico, bensì suddividendo le opere in base al tema raffigurato.
La vendemmia
Per dare un’idea del lunghissimo arco storico che coinvolge il vino come soggetto della pittura, basti pensare alle pitture tombali degli antichi Egizi raffiguranti la vendemmia: uno degli esempi più antichi e significativi è senz’altro la tomba di Nakht a Sheikh Abd el-Qurna, databile attorno al 1380 a.C.
Facciamo un salto di ben 3 millenni, e scopriamo che la vendemmia è ancora un soggetto ispiratore, questa volta di un grande pittore come Vincent Van Gogh: l’artista ritrae, ne “Il vigneto rosso”, una giornata di vendemmia nella campagna di Arles, dove si era trasferito nel 1888. Due curiosità attorno a questo quadro: è stato l’unico dipinto venduto in vita da Vincent ed anche l’unica opera che dipinse “a memoria”, cioè senza avere davanti l’oggetto da ritrarre.
Ritratti e baccanali
Soprattutto tra 1600 e 1700, la pittura ha rappresentato il vino nel momento del suo “consumo”, come protagonista di feste, pranzi, baccanali. Nel 1627, ad esempio, il pittore francese Nicolas Poussin dipinge “Baccanale con suonatrice di liuto” (ora esposto al Louvre di Parigi). Il tema di quest’opera parrebbe tratto da un passo di Filostrato che evoca l’isola di Andros, dove per volere di Bacco il vino scorre ridondante. Un’ulteriore testimonianza dello stretto rapporto tra vino, musica e convivialità presso gli antichi Greci.
Quanto ai ritratti, oltre agli innumerevoli esempi di raffigurazioni di Bacco, un’opera molto conosciuta è “Il giovane bevitore” realizzato da Philippe Mercier (1689-1760).
Sacralità del vino
Fin dalle prime espressioni dell’arte cristiana il vino conferma il suo significato mistico. Nel Nuovo Testamento, il vino è presente nel racconto delle Nozze di Cana e nell’Ultima Cena ed è quindi spesso raffigurato in opere di importanti artisti, lungo il corso dei secoli. Un esempio per tutti è “L’ultima cena” di Tiziano Vecellio (1542-1544).